Ultima modifica: 11 Marzo 2019

progetto sport

L:’inclusione e lo scambio culturale in una scuola come quella annessa al centro devono essere il fulcro intorno al quale si deve basare qualsiasi sua attività. Si è tenuto conto del fatto che pur essendo dei bambini con motricità limitata hanno bisogno dell’interazione con l’Altro e riuscire a fare l’esperienza di vari sport con gli altri alunni di diverse ed esperti di diverse età che saranno le gambe o le mani dei diversamente abili può costituire un ottimo percorso comune.

1) Apprendere ed eseguire sequenze motorie;
2) Conoscere ed applicare correttamente modalità di giochi di movimento e nel contempo assumere un atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo, cooperando ed interagendo positivamente con gli altri;
3) Integrare alunni disabili;
4) Rispettare i turni e le regole
Martedì 13 marzo dalle ore 9.15 alle ore 11.30
Il lavoro sarà effettuato in diverse fasi la prima è costituita da un azione di promozione nelle scuole con testimonial sportivi famosi e non che sensibilizzeranno allo sport al donarsi all’altro. Successivamente si cercherà di coinvolgere il maggior numero di associazioni sportive che per almeno una lezione “adotteranno” un alluno disabile e una classe di diversi ordini di scuola.
Successivamente si lavorerà per piccoli gruppi che seguiti da un esperto e per un quarto d’ora ciascuno lavoreranno insieme ai bambini del centro diurno facendogli provare l’esperienza di vivere lo sport attivamente anche se con l’aiuto dell’esperto e del compagno. I bambini proveranno per un quarto d’ora per poi ad altri. In previsione si potrebbe pensare di coinvolgere un maggior numero di alunni.
L’intento del laboratorio non è solo effettuare una didattica basata sui bambini tutor, ma anche dare il messaggio come Scuola alla società: “Vale la pena fermarsi per tendere una mano a chi è indietro e non correre per produrre ciò che ci viene imposto”, L’obiettivo principale sarà insegnare ai ai vari alunni a dare qualcosa senza ricevere nulla in cambio che non sia il sorriso dell’Altro e soprattutto integrare costantemente i bambini del centro diurno non solo nella scuola ma anche nella società.
Il progetto comincerà sicuramente con il palla ghiaccio e con i giocatori di hockey e la scuola annessa che faranno provare ai ragazzi diversamente abili l’ebbrezza di pattinare sul ghiaccio.